martedì 23 febbraio 2016

UNA CARTOLINA DAL PASSATO

Ponte di Santa Lucia



Nel 2009, nei pressi di Via delle Mimose, durante gli scavi per il riassetto stradale, vennero rinvenuti i resti dell’antico ponte di Santa Lucia.
Il quartiere, oggi detto San Nicola, era la contrada nota come le Valli, sita alle pendici più basse della città.

Il tessuto urbano si forma in età medievale, con edifici pubblici e privati legati alle attività del porto fluviale e allo stoccaggio delle merci nei magazzini; era, inoltre, caratterizzata da un’ampia area coltivata e da mulini che sfruttavano l’energia del fiume. Ma la caratteristica peculiare della contrada era il canale artificiale che si dipartiva dal Velino andando a formare un’isola artificiale detta Yscla o Iscla. Per attraversare questo canale, a tratti molto profondo, fu costruito, agli inizi del 1300, un solido ponte fatto di pietra e mattoni, descritto con due campate di circa 8 metri l’una, di lunghezza complessiva di circa 20 metri e largo circa 4. Su una sponda aveva una porta con una inferriata che veniva chiusa ogni sera e in caso di assedio.
La storia di Rieti è anche la storia del suo fiume. I vecchi documenti testimoniano di leggi ferree per la difesa igienico – sanitaria delle acque fluviali, punendo severamente chi inquinava le acque; per assicurare la difesa della città erano puniti anche coloro che venivano sopresi a navigare il fiume durante le ore notturne, dato che il Velino fungeva da barriera naturale che si congiungeva alle mura di cinta.
Il piano regolatore del 1941, realizzato da G. Battistrada, in un programma di riqualificazione urbana dove viene proposto il prosciugamento del canale detto Fiume dei Nobili, e l’area fu destinata a zona residenziale con la costruzione di qualche casa signorile. La guerra arrestò il progetto e, solo negli anni ’50 si provvide a terminarlo.
Scavi del 2009
Oggi il quartiere chiamato Città giardino è caratterizzato da una fitta urbanizzazione con palazzi sia privati che pubblici (tribunale, scuola elementare e scuola media, Asl, ecc...) e da un’area dedicata agli impianti sportivi

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