venerdì 29 gennaio 2016

UNA CARTOLINA DAL PASSATO

Rieti - Porta Romana - 1962
La Porta Romana era parte della cinta muraria di epoca romana, ed era posta sul viadotto (l'attuale Via Roma) che permetteva l'accesso alla città.

lunedì 25 gennaio 2016

MODI DI DIRE REATINI


Allorché i bambini, vivaci e spericolati, sordi ad ogni esortazione e avvertimento, finivano per fare un capitombolo, gli adulti, assicuratisi con un colpo d'occhio che nulla di grave fosse accaduto, esclamavano con ostentata indifferenza: «Bé ècco che te rerìzzo!». E la frase suonava peggio di un rimprovero.

venerdì 22 gennaio 2016

UNA CARTOLINA DAL PASSATO

Fiume Velino ad est del Ponte Romano e Torre del Cassero
Le torri sul ponte erano due, la seconda fu aggiunta più tardi, nel 1312; 1377  durante una sommossa popolare fu abbattuta quella più antica, nel 1383 quella più recente, perchè intralciava il percorso del fiume, e fu ricostruita nel 1439, di forma quadrata e alta oltre 25 metri e larga oltre 10 metri, e fu demolita nel 1883.

lunedì 18 gennaio 2016

MODI DI DIRE REATINI


Si diceva di due persone che agivano di comune accordo e, anche in situazioni di dubbia legalità, si davano manforte.

giovedì 7 gennaio 2016

lunedì 4 gennaio 2016

MODI DI DIRE REATINI


Quando lu sòle lione, scalata la volta celeste, indirizza implacabile le sue vampe sulla terra nell'incantesimo di un silenzio che la  tanaèlla de le cecale pare dilatare, vedi da lontano, sospeso presso il suolo, un pullecà d'aria rovente. È allora che, spossati dalla canicola, gli uomini dicono: «Balla la ècchja».
E chi altri oserebbe ballare all'aperto in siffatta calura se non la ècchja, creatura dalle connivenze infernali sgusciata dalle fenditure della terra riarsa?

da "Modi di dire reatini di ieri, di oggi" a cura di Sofonisba Antonetti

sabato 2 gennaio 2016

UNA CARTOLINA DAL PASSATO

Largo Potenziani - Mercato annonario - 1946
Quando fu ristrutturato il centro storico, fu eliminata la parte retrostante del palazzo del comune, detta "l'Ortaccio" (dai cittadini definita anche la "Piazza delle erbe"), in cui fu predisposto uno spiazzo per il mercato annonario scoperto, progettato alla fine del XIX secolo.